Esprimo la solidarietà più completa ai detenuti nel Centro di Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria, da ieri in sciopero della fame per l’ottenimento dei più elementari diritti umani. I cittadini reclusi nei CIE sono reclusi senza aver commesso alcun reato e sottoposti ad abusi fisici e psichici in luoghi opachi e preclusi al controllo, come denuncia da tempo la campagna “LasciteCIEntrare” e come risulta anche dalla relazione della Commissione ONU contro le discriminazioni razziali.
E’ indegno di uno stato di diritto che i più elementari diritti umani, innanzitutto alla salute e all’integrità fisica, ma anche alla dignità della persona e all’equo trattamento nei processi si fermino davanti alle porte di queste prigioni.