Apprezziamo la dichiarazione del sindaco su IMU e service tax e sulla necessità che siano rapportate al reddito. Da troppo tempo il carico fiscale si sta spostando verso il basso, mentre la ricchezza si sta cumulando in alto. Ma la Costituzione parla di progressività e non di proporzionalità.
La differenza non è da poco e ci auguriamo che Marino abbia solo sbagliato parola. Il primo passo in questa direzione, senza attendere la “Service tax”, può essere fatto già quest’anno con l’addizionale Irpef che Alemanno e Polverini hanno applicato con la stessa aliquota (0,9% per il Comune e 1,73% per la Regione) a tutti i cittadini, a prescindere dal reddito. Le addizionali a Roma ammontano a 1,2 miliardi di euro, ma pesano di più nelle tasche di chi ha di meno.